Il viaggio, della durata di tre giorni, sintetizza l'itinerario del Grand Tour in Calabria. Ne sono protagonisti il paesaggio e l'arte. L'esordio, nel Parco Nazionale del Pollino, è maestoso. La bellezza dei boschi, la quiete dei sentieri, l'incanto fiabesco del sottobosco sono una gioia dello spirito e del corpo. Con Morano, Castrovillari e Altomonte si entra nel vivo della Calabria e se ne scoprono i tesori d'arte e di tradizioni. La fisionomia calabrese si arricchisce anche della presenza secolare di un'etnia albanese. La pausa a Civita, esemplare villaggio albanese, consente di affacciarsi sulle vertiginose Gole del Raganello, luogo impervio e solitario, caro allo spirito eremitico. Più avanti, come un immenso altorilievo sbalzato nella roccia, appare il Santuario della Madonna dell'Armi, a Cerchiara, il cui interno, naìf e sofisticato insieme, è un godimento per l'occhio e un balsamo per l'anima. Si giunge infine a Camigliatello Silano, per godere di quel paesaggio boschivo, lacustre e coltivato che è il segreto della Sila e per visitare, presso la Torre di Camigliati, la sede del Parco Old Calabria, immersa nel verde di un paesaggio curato da sempre. Si attraversano superbe strade silane sulle quali si chinano amorevoli le immense silhouettes dei pini - come uno sterminato esercito insonne e silenzioso - deserte nella notte e ove si aprono all'improvviso grandi squarci di pascolo o di grano punteggiati da rade sagome di case rurali o di "baracche" di legno fiocamente illuminate. Il viaggio si conclude con la visita al centro storico di Cosenza, che ha la doppia caratteristica di essere monumentale e vivo allo stesso tempo.
The ‘high spots’ on this tour are scenery, art and architecture. Our trip really starts in the majestic setting of the Pollino National Park, where the beautiful forests, silent footpaths and spectacular undergrowth are a delight for both mind and body. In the villages of Morano, Castrovillari and Altomonte we are plunged right into the heart of Calabria, discovering its traditions and artistic heritage. The features of the Calabrians have been influenced by the presence of Albanian communities dating back several centuries. Our stop at the typical Albanian village of Civita, provides a stunning view right out over a dramatic gorge known as the ‘Gole del Raganello’, a lonely and inaccessible spot well suited to the life of a hermit. Further on, at Cerchiara, we come to the Santuario della Madonna dell’Armi, which seems to jut out from the rock face like a high-relief. The interior of the shrine, which manages to be both naïf and sophisticated at the same time, delights the eye and soothes the spirit!
Finally we reach Camigliatello Silano, where we can enjoy the Sila’s secret glory – its woods, lakes and wide expanses of agricultural land. A visit has been planned to the Visitors’ Centre of the ‘Old Calabria Literary Park’, situated in the Torre di Camigliati, and surrounded by luxuriant countryside tended since time immemorial. As we travel along the Sila’s magnificent roads, the great silhouettes of the pine-trees stoop lovingly over us like an unsleeping, silent army. These highways, which are deserted at night, afford sudden sweeping glimpses of pasture land or fields of wheat, punctuated by the occasional outline of dimly lit rustic dwellings or wooden chalets. We end our journey with a trip to Cosenza’s historic centre, which combines a great variety of historic monuments with a lively, bustling atmosphere.
Day 1 - (Friday)
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In mountain settings of superlative unspoilt natural beauty, we find remote villages that are nevertheless full of history and traditions. Around the piazzas stand baronial castles and ancient cathedrals. The churches are ablaze with gilded wooden altars. Abbeys and Carthusian monasteries lie hidden in the woods. Hand-weaving, wickerwork, foodstuffs made using traditional recipes and rustic ceramics are displayed in workshops that have remained unaltered down the years. The area is associated with a long series of famous names of rich and powerful Greek colonies, the luxurious lifestyle of the legendary city of Sybaris and the constant disturbing presence of mystics and visionaries from Pythagoras to Gioacchino da Fiore. And then there are the Byzantine remains, fascinating, immobile and solemn: small churches, frescoes, illuminated manuscripts, images ‘not painted by human hand’. Nor should we forget the charms of nature – the sweet smell of bergamot and citrus fruit, the silver hues of the olive trees, the unbridled Mediterranean scrub, the relaxing inlets and coves with dazzling white sandy beaches, lapped by seas of the deepest blue. All these elements make for a fascinating journey – the itinerary of the Grand Tour, in fact. It is ideal for the type of tourists who like to use their imagination and intelligence - and who enjoy the pleasure of making their own discoveries.
L'aspra religiosità calabrese ha lasciato testimonianze stupefacenti per l'intensità spirituale dei monumenti e per la scelta dei luoghi, ardui e bellissimi. Il giro si apre con il Santuario della Madonna del Pollino, ancora oggi meta di un pellegrinaggio accorsatissimo: i boschi del Pollino sono un richiamo irresistibile per il viaggiatore-pellegrino desideroso di ammirare le "meraviglie di Dio". A Castrovillari si visita il grandioso Protoconvento francescano, un edificio solenne e arioso; a Morano abbondano le chiese: cori, polittici, acquasantiere preziose come altari e splendide statue raccontano le infinite vie che la devozione ha saputo inventare per esprimersi. La pausa a Civita, villaggio albanese esemplare, consente di affacciarsi sulle vertiginose Gole del Raganello, luogo impervio e solitario, caro allo spirito eremitico. Infine, come un immenso altorilievo sbalzato nella roccia, appare il Santuario della Madonna dell'Armi, a Cerchiara, il cui interno, naìf e sofisticato insieme, è un godimento per l'occhio e un balsamo per l'anima. La chiesa e il monastero basiliano di Santa Maria del Pàtire, nascosti tra i boschi sovrastanti Rossano, chiudono, in gloria, il percorso di questa via sacra della Calabria.
L'imponente castello di Cosenza è il primo a venire incontro al viaggiatore che ha scelto questo tour allegro e variegato. A Camigliatello Silano si vedrà invece la Torre di Camigliati, un palazzo baronale con funzioni di fortilizio, di masseria centrale del feudo e di rendez-vous per la caccia. A questi segnali di potere civile e militare risponde da San Giovanni la voce tonante e ispirata di Gioacchino da Fiore, teologo, profeta e utopista, a cui è dedicata l'Abbazia Florense. A Caccuri, un castello antico - ancora abitato - accoglie il visitatore ben piantato sui suoi bastioni. A Santa Severina, convivono riti latini e riti greci e curiose chiesette di foggia armena punteggiano il paese, sorvegliato da un poderoso maniero da dove si gode un panorama dolce e sterminato. Infine, Longobucco. Qui il viaggiatore distoglierà lo sguardo dagli edifici monumentali e si chinerà su oggetti più minuscoli ma non meno preziosi: i telai a mano, tramandati di madre in figlia, dove ancora si tessono la canapa e la profumata ginestra.
L'itinerario dura solo tre giorni ma copre molti secoli di storia, alla scoperta dei ricordi della civiltà bizantina, così fastosa e ieratica, e della vita di antiche comunità albanesi, compatte e fiere, legate dalla lingua e dai riti: Civita, Lungro, Acquaformosa, San Demetrio Corone e l'appartatissima Macchia sono le tappe del giro albanese che si snoda tra magnifici paesaggi e splendide campagne coltivate. Rossano è la capitale del passato imperiale e bizantino. Le testimonianze di quegli splendori sono oggi poche ma superbe, ed anche le chiesette più spoglie conservano l'intensità religiosa e ascetica di quella civiltà. A rendere ancora più prezioso l'itinerario contribuiscono, infine, l'atmosfera feudale di Altomonte, l'immenso e panoramico castello di Corigliano e la geometria surreale delle case di Morano, costruite le une sopra le altre.
Protagonisti del tour sono il paesaggio e l'arte. L'esordio, nel Parco Nazionale del Pollino, è maestoso. La bellezza dei boschi, la quiete dei sentieri, l'incanto fiabesco del sottobosco sono una gioia dello spirito e del corpo. Rotonda è un ospitale e silenzioso villaggio lucano, con un'atmosfera da Italia d'altri tempi. Il Santuario della Madonna del Pollino dà un tocco di meditativa spiritualità ad un viaggio dedicato alla natura.Con Morano e Castrovillari si entra nel vivo della Calabria e se ne scoprono i tesori d'arte e di tradizioni. La fisionomia calabrese si arricchisce anche della presenza secolare di una etnia albanese, insediata in villaggi posti l'uno accanto all'altro come se si dessero la mano: Civita ne è un esempio felice. Il viaggiatore si riposerà volentieri a Camigliatello, godendo di quel paesaggio boschivo, lacustre e coltivato che è il segreto della Sila. Visiterà la Torre di Camigliati, il suo parco secolare e il bel Museo Naturalistico del Cupone.
Il viaggio nel Parco Oldcalabria® ripercorre fedelmente le strade e i luoghi di quello che, per definizione, è il viaggio classico del Grand Tour. Esso viene riproposto, per intero, ai futuri turisti - viaggiatori che abbiano voglia di partire alla scoperta degli splendori montani e paesaggistici e degli affascinanti borghi arroccati sui colli che tanto hanno affascinato i viaggiatori di un tempo.
L'itinerario, però può anche essere suddiviso in percorsi più brevi che approfondiscono, di volta in volta, i temi trattati dai resoconti dei viaggiatori, e che possono essere arricchiti di tutte le digressioni che le emozioni e le curiosità sapranno sollecitare.
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